4GOT10 torna sulla scena musicale dopo oltre 25 anni con il singolo “Change Your Soul”, un inno alla rinascita e al cambiamento personale.
E’ disponibile in digitale “Change Your Soul” (The Orchard), il singolo che segna il ritorno dopo oltre 25 anni della band underground torinese 4GOT10. La formazione, che nel corso degli anni ha lanciato le carriere di Luca “Vicio” Vicini (Subsonica) e Alberto “Vacchio” Vacchiotti (Fratelli di Soledad), è pronta a portare nuova energia nel panorama musicale, con un suono fresco e un messaggio potente.
La nuova formazione si arricchisce di talenti come Marco “Mark” Previato, Elena “Ele” Crolle, Mattia “Matt” Barbieri e Iacopo “Ia” Arrobio, completando così una line-up che mescola l’esperienza dei veterani del gruppo con la freschezza di nuovi membri.
Multilink per l’ascolto del singolo: https://orcd.co/4got10-cys
“Change Your Soul” (L. Vicini/A. Vacchiotti) racconta il viaggio di un io narrante che, nel vuoto di una delusione, trova il coraggio di ricominciare da sé, affrontando con determinazione la solitudine. È una power ballad dal ritornello solare, un inno che ricorda come il cambiamento parta sempre dalla persona che si guarda allo specchio. Il singolo, carico di emozioni e di una ritrovata positività, suona come una rinascita sia per la band che per l’ascoltatore.
Luca Vicini, uno dei fondatori, racconta la sua esperienza: «La sorpresa più grande del rimetter mano a canzoni scritte 30 anni fa è stata quella di rendersi conto che il potenziale era più attuale di quello che pensassimo, come se fossero state scritte ora. Stessa meraviglia nello scoprire che potevamo scriverne di altre, con lo stesso entusiasmo di allora. I 4GOT10 sono una famiglia composta da persone di età estremamente diverse e questo va ad evidenziare ancora di più questa sensazione di annullamento temporale, con una sola e forte direzione: realizzare e suonare canzoni che muovano le emozioni delle persone.»

Una Storia che Affonda le Radici nel Passato
I 4GOT10 nascono nel 1989 in Valsusa, quando tre ragazzi poco più che diciottenni decidono di formare i Forgotten Sons. La band, inizialmente orientata verso un heavy metal fuso con new wave e pop, esplora nuovi territori musicali, scrivendo canzoni in inglese e cercando di fondere diversi generi musicali. In quegli anni, la band registra un EP in cassetta, che conquista una certa visibilità, distribuito in tutta Italia dalla CGD/Ricordi e accompagnato da recensioni entusiaste.
Nonostante il crescente successo, il gruppo si scioglie nel 1992 a causa della giovane età e delle diverse visioni artistiche. Ma la passione per la musica non svanisce. Nel 1995, la band tenta una nuova avventura, con l’ingresso di Iacopo Arrobio (già con i Sick Rose). Nuove canzoni vengono scritte, ma nulla viene registrato ufficialmente. L’ingresso di Vicio nei Subsonica e il trasferimento del cantante in Spagna segnano la fine definitiva dei Forgotten Sons, almeno fino al 2021.
Il Ritorno dei 4GOT10
Nel pieno della pandemia, Vicio e Vacchio decidono di rimettere mano alle vecchie tracce. Con la nuova tecnologia e l’esperienza maturata negli anni, riescono a dare nuova vita ai vecchi brani. La produzione avviene a distanza, con il semplice piacere di farlo. Nel 2024, Vicio torna a cantare su melodie che sembrano dare forma a un nuovo album. E così nasce la nuova incarnazione della band, con l’arrivo di Marco “Mark” Previato, giovane talento torinese, e la tastierista Elena “Ele” Crolle.
Il suono che emerge è quello di un pop internazionale con cori potenti, chitarre energiche, synth coinvolgenti e groove che non lascia scampo. I testi, ricchi di riflessioni sulle relazioni sentimentali, sono accompagnati da una visione meditativa ma sempre con un pizzico di ironia. Il primo album dei 4GOT10, che vede la luce con 12 brani e un intro strumentale, è il risultato di un lavoro che mescola il passato e il presente, facendo emergere il meglio di entrambe le epoche.
Con “Change Your Soul” e il nuovo album che verrà, i 4GOT10 si preparano a tornare sulla scena musicale, più vivi che mai. Un progetto che non solo guarda al passato ma che soprattutto guarda avanti, senza dimenticare mai l’essenza di ciò che è stato.