Mario Biondi: «Spero che a Torino vengano in tanti»
Mario Biondi, nato Mario Ranno il 28 gennaio 1971, è un cantautore e arrangiatore italiano. Ha scelto il suo nome d’arte in onore del padre Giuseppe Ranno, cantante che si esibiva sotto il nome di Stefano Biondi.
Stasera si esibirà sul palco del Teatro Colosseo di Torino, chiudendo la serata conclusiva.
«Questa volta la visione romantica – spiega Biondi – è totale. In passato sono sempre stato considerato il cantore di storie d’amore, ma qui ho voluto allargare il termine in un senso molto più ampio, anche politico», riferendosi alla motivazione. dietro il suo nuovo album “Romantic”, che è stato promosso a marzo.
L’album di Mario Biondi, intitolato “Romantic”, è un’eterogenea raccolta di brani inediti e cover che esplora il tema dell’amore in tutte le sue forme: dal legame di coppia a quello fraterno, dall’amore per i genitori ai sentimenti verso i figli (Mario ne ha ben nove!). Il cantante italiano, con la sua calda voce, offre al pubblico un viaggio musicale che spazia tra generi diversi e che, nonostante la varietà di atmosfere, è unito dalla tematica romantica.
Ma l’album non si limita solo a questo: Mario Biondi anche temi politici, come dimostra la cover di “What’s Going On” di Marvin Gaye. “Uno dei primi brani in cui un artista nero negli Stati Uniti affrontava in modo diretto determinati argomenti”, spiega il cantautore italiano. “Ormai è un classico del mio repertorio, ma nel disco compare in una versione downbeat, molto più rilassata dell’originale”.
In “Romantic”, Mario Biondi propone anche una reinterpretazione in lingua inglese della celebre canzone di Lucio Battisti “Prendila così”, che diventa “Take It As It Comes”. Con questo nuovo album, il cantante di origini siciliane conferma la sua grande versatilità e la sua capacità di spaziare tra generi e stili diversi, senza mai perdere di vista il tema centrale dell’amore.
«All’estero spesso me la chiedono in italiano. Nel disco ho voluto riprendere la versione che lo stesso Battisti registrò nel periodo di “Images”, quando tentò di tradurre i suoi brani per il mercato anglosassone».
Mario Biondi parla del padre
«Mio padre. Lui è sempre stato un cantautore, anche se non è mai riuscito a spendersi al cento per cento nella carriera. Fino al 1982, quando “Tu malatia” vinse il Festival della Nuova Canzone Siciliana condotto da Pippo Baudo e lui fu premiato come innovatore della canzone siciliana. Era talmente contento che arrivò a casa — da anni la nostra famiglia viveva in Emilia Romagna — e disse: “Torniamo in Sicilia, adesso ci apprezzano”».
Mario Biondi continua: «Proprio il romanticismo. In questo progetto viene prima di tutto il titolo: ho scelto quello, poi le canzoni».
Sulla scaletta del concerto dice: «Quella è un bel percorso tra brani vecchi e nuovi. Con una band di nove elementi, tra cui una sezione fiati con sax, tromba e trombone. Finora la risposta del pubblico è stata ottima. Spero che anche a Torino ci sarà tanta gente: tornare a condividere questi momenti fa bene a tutti».
Racconta anche di aver dovuto annullare il suo concerto a Mosca
«Sono molto dispiaciuto per ciò che sta succedendo. Ho sempre avuto un rapporto stupendo tanto con l’Ucraina che con la Russia. Ho suonato a Leopoli, Kiev, Odessa, ho tanti amici lì, con cui sto cercando di mantenermi in contatto. Ma lo stesso vale per Mosca, San Pietroburgo, Kaliningrad. Mi spiace per questi due popoli, vittime di una guerra fratricida che purtroppo non sembra destinata a finire presto. Spero non ci saranno molte altre vittime, già così sono troppe».
- FINO ALL’ULTIMO RESPIRO
- LOVE IS A TEMPLE
- WHAT’S GOING ON
- SCIPIO
- SMOTHING THAT WAS BEAUTIFUL
- BE LONLEY
- LOV LOV LOVE
- LOWDOWN
- IF
- ECSTASY
- NO MORE TRABLE
- CANTALOUPE ISLAND
- JEANNINE
- A HANDFUL OF SOUL
- SHINE ON
- LA VOGLIA LA PAZZIA L’IDEA
- A CHILD RUNS FREE
- UPSIDE DOWN
- RIO DE JANEIRO BLUE
- SMOOTH OPERATOR
- YOU WILL NEVER FIND
- WHAT HAVE YOU DONE TO ME
- ROMANTIC SONG
- RIVEDERTI
- MALAMAN
- THIS IS WHAT YOU ARE
BIS: ‘PRENDILA COSI’
Conclude Mario Biondi:
«Spesso si ripete che il mondo è brutto e cattivo, ma secondo me non è così. Io vedo un insieme di persone sole, che hanno bisogno di guide e indirizzi legati ai caratteri veri della società. Quei caratteri che abbiamo un po’ smarrito, seguendo soprattutto certe mode americane. Io adoro la musica americana, mentre non mi piace quella società. Preferisco la storia italiana: la famiglia, l’educazione, il rispetto, la signorilità, la passione. Tutto ciò che ci ha reso unici nel mondo. La parte che preferisco del testo di Pharoah Sanders è quando dice “regnavano la gioia e la felicità / e ogni uomo conosceva la sua forza”. Credo che conoscere davvero la nostra essenza ci aiuterebbe a evitare molti scontri. Soprattutto se impariamo a rivolgerci verso l’esterno: aprendomi, ho trovato molto di me stesso».
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