Lukas Geniušas: Virtuosismo, Passione e Impegno Sociale in un Concerto Indimenticabile all’Aula Magna
Roma – La capitale italiana si prepara a ospitare uno dei pianisti più carismatici e talentuosi della sua generazione: Lukas Geniušas. Nato da radici russe e lituane nel 1990, Geniušas ha conquistato il panorama musicale internazionale con la sua virtuosità, la sua profondità interpretativa e il suo impegno filantropico.
Il percorso di Geniušas è stato costellato da successi fin dalla sua formazione giovanile. Dopo aver completato gli studi presso lo Chopin Music College di Mosca nel 2008, ha conquistato la medaglia d’argento in due prestigiosi concorsi internazionali: il Concorso Internazionale Chopin di Varsavia nel 2010 e il Concorso Čajkovskij di Mosca nel 2015.
Oltre ai riconoscimenti accademici, Geniušas ha costruito una carriera solista di grande risonanza, esibendosi nelle sale da concerto più prestigiose del mondo e collaborando con importanti orchestre internazionali. Ma la sua arte va oltre la pura esecuzione musicale. Dal 2015, è attivamente coinvolto nel progetto filantropico “Looking at the Stars” a Toronto, che porta la musica classica in luoghi come prigioni e ospedali, offrendo momenti di bellezza e ispirazione a un pubblico spesso emarginato.
Un Debutto Romano
Il debutto di Lukas Geniušas a Roma è attesissimo e promette di essere un evento indimenticabile per gli amanti della musica classica. Il recital solistico si terrà oggi alle 17.30 nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza, presentando un programma variegato e coinvolgente.
Uno dei momenti salienti della serata sarà la prima esecuzione a Roma della prima versione (1907) della Sonata n. 1 di Rachmaninov. Questo capolavoro del repertorio pianistico, di cui Geniušas ha recentemente realizzato una registrazione acclamata, sarà al centro di una performance che promette di rivelare tutta la sua profondità e complessità.
Oltre alla Sonata di Rachmaninov, il programma includerà anche “Rubinstein in Berlin”, un intrigante brano del 2008 composto da Frederic Rzewski per “pianista parlante”, con il testo tratto dai diari di Arthur Rubinstein. Questa combinazione di opere classiche e contemporanee offre un’occasione unica per apprezzare la versatilità e la visione artistica di Geniušas.